Il termometro.
Sono sempre stata una grande appassionata di termometri. Il primo l’ho acquistato quasi 30 anni fa in Inghilterra, di ottone, per misurare le temperature dello zucchero.
Poi sono passata da quelli a spillo a quelli a sonda fino a quello stratosferico laser, dono di Edy, passando per quello a sonda dell’Ikea.
Poi un giorno ho visto questo ad infrarossi e me ne sono innamorata.
Un termometro ad infrarossi e sonda, veramente professionale. Comodo per me che vado a scuola e lo tengo così fisso in borsa mentre gli altri li tengo in casa.
Cosa ha di bello? La velocità immediata di rilevazione di temperatura con il laser (ottimo per l’olio di frittura, per le cotture in vaso nel microonde, per verificare la temperatura della piastra da pizza o del testo per le piadine) e la comodità della sonda (un po’ più lenta a rilevare la temperatura) per la cottura interna delle carni, del pesce e anche del pane, il tutto con un costo relativamente ridotto!
Mi piace molto il fatto che abbia anche un semaforino che indica se la temperatura raggiunta è, secondo l’HACCP, una temperatura di sicurezza.
E’ pratico, maneggevole, si porta dietro all’interno del suo astuccio che può essere legato alla vita.
Insomma… un mai più senza!
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