di Rossanina

GLUTEN FREE: introduzione alimenti permessi, vietati e a rischio.

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Chiunque si trovi per la prima volta a dover pensare ad una cucina senza glutine prova un attimo di panico, sia che ci si trovi di fronte ad una diagnosi che di fronte ad un amico da invitare a cena. AIUTO! E adesso? non c’è nulla che io possa cucinare!

Ed invece è tutto molto più facile di quanto sembri. Nell’alimentazione quotidiana sono assai frequenti le volte che facciamo un pasto che potrebbe essere potenzialmente senza glutine: dalle polente invernali alle fresche insalate di riso, senza parlare di carne, pesce, verdura, frutta cucinati in modi semplicissimi. Ma…  il glutine può essere nascosto in molti alimenti che potrebbero sembrare innocui a prima vista. Zucchero a velo, liquori, insaccati, formaggi… possono contenere glutine. E allora? come destreggiarsi?

I primo approccio è quello di dare un’occhiata al semplice schema realizzato dall’AIC (Associazione Italiana Celiachia) che in modo immediato permette di capire cosa è possibile mangiare e cosa no.

Per quanto riguarda gli elementi a rischio, è FONDAMENTALE verificare che in etichetta riportino a scritta “senza glutine”, oppure ci sia la spiga barrata dell’associazione oppure ancora che siano presenti nel prontuario AIC (disponibile anche con una applicazione gratuita per cellulari semplicemente registrandosi sul sito) oppure ancora nel registro nazionale degli alimenti senza glutine.

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