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  • #16
    Ilaria i soffritti vanno bene, meglio se non ci sono però dipende da cosa metti dopo. Se fa u soffritto, poi ci metti la pancetta, e ci fai un sugo con le cotiche magari no.
    Se fai saltare l'aglio e ci metti i broccoletti che poi usi per farcire una torta salata fatta con pasta di pane, va più che bene (credo... non sono specialista).
    Certo, l'aglio non va bruciato (anche perché poi è terrificante ) non si deve raggiungere il punto di fumo che sviluppa acroleine...

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    • #17
      vanno bene anche i dolci Ross?






      Torta di mandorle e arancia


      Il succo di 2 arance non trattate, non troppo grandi
      la buccia grattugiata di una delle arance
      La buccia di 1 limone grattugiata
      3 tuorli
      3 albumi montati a neve
      150 gr zucchero
      150 gr mandorle pelate tritate finissime (o nocciole)
      50 gr mandorle con la buccia
      50 gr biscotti secchi tritati

      per guarnire:

      poca marmellata d'arancia
      mandorle a filetti
      poco zucchero a velo


      tostare le mandorle pelate in forno. Lasciarle raffreddare poi tritarle nel tritatutto con i biscotti secchi. Tostare anche le mandorle a lamelle e tenere da parte.Tritare anche le mandorle con la buccia, finemente ma non troppo.
      Grattugiare la buccia di una arancia.
      Spremere entrambe le arance filtrandone il succo.
      Montare i tuorli con parte dello zucchero, unire la buccia del limone e il succo e la scorza d’arancia, aggiungere quindi il trito di mandorle e biscotti secchi, infine montare a neve densissima gli albumi con il restante zucchero e unirli delicatamente all'impasto.
      La pastella che ne risulterà sarà abbastanza liquida, è normale.
      Imburrare e infarinare uno stampo possibilmente a cerniera piccolo, da 22 cm. è perfetto.
      Cuocere in forno a 180° per circa 40 minuti, controllando, prima di toglierla dal forno, con lo stecchino. Ogni forno è una cosa a sè, per cui la cottura può variare, l'importante comunque è la prova stecchino. La torta all'interno dovrà essere un po' umidiccia e morbida, ma cotta. Lo stecchino dovrà comunque uscire pulito.
      Farla raffreddare qualche minuto nello stampo, poi sformare e appoggiare la torta su una gratella e al momento di servire stendere un leggerissimo velo di marmellata di arance sulla torta e su parte del bordo, servirà solo a tenere ferme le mandorle a lamelle.
      Cospargere la torta di mandorle a lamelle tostate, facendole cadere anche sui bordi e spolverare di zucchero a velo.

      http://lagallinavintage-giuliana.blogspot.com/

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      • #18
        I dolci BENONE!!
        GRANDE GIULI!!!

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        • #19
          Ross, intanto mi è venuta in mente questa ricetta
          Maria Grazia

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          • #20
            ALICI 'a TIANELLA
            la tianella era un piccolo tiano cioè una teglia bassa

            alici pulite e diliscate
            olio ev,
            pane grattugiato,
            aglio, prezzemolo,
            succo di limone,
            sale

            pulire le alici e toglierne la lisca
            porre un filo d'olio in una teglia bassa e cospargere di pane grattugiato,
            poi a strati:
            alici diliscate, un pizzico di sale, aglio tagliato a fettine, prezzemolo tritato, uno strato di pane grattugiato, un filo d'olio e premuta di limone. Continuare così.
            Mi raccomando fare uno strato non troppo alto.
            Porre in forno a calore moderato per 15/20 minuti
            si mangia anche freddo.

            spaghetti con le canocchie


            in una padella larga olio aglio e pomodori, (è la base per tutti i tipi di pesce o verdure), quando è cotta la salsa che deve essere molto fluida, non una salsa ristretta per intenderci, si tagliano le canocchie sotto così

            e si adagiano sul sughetto per 15 minuti circa, il tempo che rilasciano tutto il loro sapore, senza girare e quindi a fuoco basso.
            Si possono aprire e unire la polpa agli spaghetti o mangiare così prima della pasta

            baccalà con patate
            esperimento cottura in tajine

            siccome ce l'ho da tanto tempo ma non l'ho mai usata,
            ho voluto sperimentare la cottura nella tajine confrontandola con la cottura in acciaio
            ho cotto due pezzi di baccalà con patate contemporaneamente usando gli stessi ingredienti e gli stessi tempi di cottura nelle due pentole, mentre nella tajine le patate sono rimaste intatte, nell'acciaio le patate si sono un po" sfatte ma ne ha acquistato il sapore, più denso e amalgamato, prima dii eliminarla farà la prova con la carne,





            faccio tutto ad "occhio" come diciamo noi qui
            metto a rosolare in olio la cipolla tritata e aggiungo le patate tagliate a tocchetti, aggiungo un po" di acqua, passata di pomodoro e sedano faccio cuocere per dieci minuti circa e poi metto su il baccalà a pezzi grossi come si vede dalla foto, salo e faccio cuocere per altri 10 minuti + o -
            "Il corpo faccia quello che vuole. Io non sono il corpo, io sono la mente.'' (Rita Levi Montalcini)
            Anna

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            • #21
              Perfetto Ross, capito...credevo dovessero essere del tutto aboliti.

              TORTA DI NOCCIOLE


              INGREDIENTI:

              400 g nocciole tostate passate al mixer
              250 g zucchero tipo zefiro
              4 uova
              fette biscottate polverizzate
               
              Montare i 4 albumi a neve con metà zucchero (125 g).
              A parte sbattere i 4 tuorli con il restante zucchero fino a renderli belli spumosi, unire le nocciole tritate e infine la meringa.
              Imburrare e spolverare di fette biscottate tritate una tortiera, versare il composto a 1,5 cm (NON PIU' ALTO perché altrimenti non si asciuga) e infornare a 180°C per una mezz'oretta.
              http://ciambellettaalvino.blogspot.com/

              http://tusciaintavola.tusciamedia.com/

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              • #22
                Gnocchetti di ricotta
                Maria Grazia

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                • #23
                  TORTA DI RISO CON UVETTA

                  da "La Cucina del Corriere della Sera" - Sett. 2011





                  INGREDIENTI (per 6 persone):

                  160 g riso Roma
                  150 g zucchero semolato
                  30 g uvetta sultanina (io ho fatto 50 g)
                  20 g zucchero al velo
                  3 uova
                  1 l latte fresco
                  sale, un pizzico
                  cannella - mia aggiunta

                  10 g burro (per lo stampo, si può usare olio)

                  Mettere l'uvetta in ammollo in acqua tiepida finché sia ben gonfia (un'oretta); portare il latte ad ebollizione con la cannella, salarlo leggermente, versarvi il riso quindi lo zucchero semolato e lasciar cuocere sino a totale assorbimento del latte (circa 45 minuti).
                  Trasferire il riso su un piatto e spanderlo per farlo freddare, poi aggiungervi l'uvetta sgocciolata e ben asciugata.
                  Separare i tuorli dagli albumi e incorporare un tuorlo alla volta al riso ben freddo. Montare a neve gli albumi quindi aggiungerli delicatamente al riso senza smontarli.
                  Imburrare la teglia, versarvi il riso e infornare a 180°C per 45-60 minuti; sfornare e lasciar freddare, poi sformare, tagliare e servire con zucchero al velo.
                  http://ciambellettaalvino.blogspot.com/

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                  • #25

                    Stinco di vitello al forno








                    1 stinco di vitello
                    2 carote
                    2 coste di sedano
                    1 grossa cipolla
                    rosmarino, salvia, alloro, timo
                    2 o 3 spicchi d'aglio
                    1 bottiglia di vino bianco di buona qualità
                    sale, pepe,
                    olio, burro


                    la sera prima, pulire bene lo stinco da eventuale grasso superfluo, quindi dare una lievissima incisione longitudinale alla carne, ma appena appena....
                    metterlo a marinare con tutte le verdure affettate, sale, pepe e le erbe aromatiche, bagnarlo con il vino, coprirlo e lasciarlo marinare girandolo ogni tanto.
                    Prima della cottura, toglierlo dal bagno, asciugarlo bene e massaggiarlo con una noce di burro, quindi metterlo in un tegame con un goccio d'olio, rosmarino e salvia e timo freschi, e infornare a forno ventilato già caldo a 200° finché comincia a dorarsi, filtrare il vino dalle verdure, conservandole. Sfumarlo con il vino della marinata. Cuocerlo girandolo ogni tanto e bagnandolo con suo fondo di cottura. Dopo un'ora di forno aggiungere le verdure della marinata e continuare a cuocere a forno statico, abbassando a 180°.
                    Per il mio ci sono volute quasi tre ore.
                    Affettare lo stinco, versare tutte le verdure in un colino cinese e spremere per ottenere il fondo, e con questo nappare la carne.
                    http://lagallinavintage-giuliana.blogspot.com/

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                    • #26


                      Insalata di finocchi, arance e olive nere


                      2 finocchi molto freschi e sani
                      2 arance
                      olive taggiasche denocciolate sott'olio a piacere.




                      pulire bene i finocchi, dividerli a metà e affettare ogni metà con la mandolina.
                      Pelare a vivo le arance ricavando gli spicchi perfettamente puliti da pellicine e filamenti,
                      Sgocciolare dall'olio le olive taggiasche .
                      Mescolare tutto insieme, regolare di sale e pepe e condire con un giro d'olio buono.
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                      • #27



                        Trancio di cernia grigliata e zuppetta di lenticchie e porro


                        2 piccoli tranci di cernia ( o altro pesce non stopposo, che sia un po' spesso)
                        200 gr lenticchie rosse
                        1 porro
                        1 spicchio d'aglio
                        vino bianco
                        olio e.v.
                        sale, pepe, sale Maldon




                        Le lenticchie possono anche cuocere senza essere messe a bagno, ma io l'ho fatto per guadagnare tempo, le ho lasciate un paio d'ore così le ho potute cuocere in pochi minuti.
                        Una volta scolate le lenticchie, rosolare uno spicchio d'aglio in un goccio d'olio buono, aggiungere le lenticchie ben scolate e sfumare con un goccio di vino bianco.Coprire d'acqua e aggiungere un piccolo porro mondato e tagliato in due o tre pezzi. Portare a cottura.
                        ricavare i due tranci dal pesce prescelto, lavarli bene ma non squamarli.
                        Arroventare una piastra, una griglia o una bistecchiera in ghisa. Io ne tengo una solo per il pesce. Io la metto sul fornello e la lascio arroventarsi mentre preparo tutto. Credo che stia sul fuoco quasi mezzora..
                        Quando è rovente gettarvi qualche cristallo di sale Maldon e grigliare i tranci da tutte le parti, avendo cura che non si attacchino e non si rompano, se la griglia è veramente rovente non succede.
                        Cuocere per qualche minuto in modo che si formi una crosticina grigliata poi passare in forno caldo a 180° per finire la cottura. Non si può cuocere del tutto sulla griglia, si brucerebbe senza cuocere al cuore.


                        Mentre i tranci finiscono di cuocere in forno, passare al minipimer metà delle lenticchie con un poco del loro brodo insieme a tutto il porro recuperandolo nel tegame, poi mescolare bene le lenticchie frullate alle altre, e metterne due o tre cucchiaiate in ogni piatto, appoggiarvi sopra il trancio di cernia ormai cotto, avendo cura di sfilare il pezzo di lisca, sarà facile ora, un leggero giro d'olio buono e voilà ...

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                        • #28
                          A me me sta venendo fame....
                          siete STREPITOSE/I

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                          • #29








                            Minestra di orzo e fagioli



                            questa è una di quelle ricette di cui ogni famiglia prepara la propria versione. C'è chi fa un battuto di lardo, cipolla, carota, sedano ed erbe, chi ci mette il porro, chi la salsiccia.


                            Io la faccio semplice semplice, mettendo tutto a freddo. Niente lardo, non ne amo il gusto, e pur nella versione light è davvero ottima.




                            300 gr fagioli secchi (ho usato i Lamon)
                            250 gr orzo perlato
                            1 carota
                            1 costola di sedano
                            1 piccola cipolla
                            1 spicchio d'aglio
                            2 patate medie
                            1 foglia di alloro
                            poco olio buono

                            sale, pepe
                            mezzo cucchiaino di estratto di carne.




                            mettere a bagno i fagioli per una notte in acqua e un cucchiaio di bicarbonato.
                            Trascorso il tempo, sciacquare molto bene i fagioli e metterli in una capace pentola, aggiungere le verdure mondate, lo spicchio d'aglio, la foglia di alloro, le patate a pezzi, un goccio d'olio, sale, e coprire d'acqua abbondante, meglio se fosse brodo vegetale.
                            Mettere a bagno l'orzo. Non ci vuole molto tempo ora, si cuoce abbastanza velocemente anche senza ammollo volendo. Io lo lascio il tempo necessario a preparare il tutto.
                            Portare i fagioli a metà cottura, quindi sciacquare l'orzo, scolarlo e versarlo nella minestra, abbassare il fuoco e continuare a cuocere finché sia i fagioli che l'orzo sono completamente cotti.
                            Mescolare ogni tanto, schiacciando anche le patate che fossero rimaste in pezzi. Alla fine deve risultare abbastanza densa.
                            Regolare di sale e servire con un giro d'olio buono e una macinata di pepe.

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                            • #30









                              Petto d'anatra con salsa al caffè e pepe rosa







                              per 2/ 3 persone


                              1 petto d’anatra abbastanza grosso
                              poco miele di castagno
                              pochissimo olio
                              sale, pepe









                              Per la salsa:


                              10 gr pepe rosa
                              5 cl caffè
                              1/ di stecca di cannella
                              4 o 5 bacche di ginepro
                              5 cl Porto rosso
                              30 gr burro








                              Scaldare il forno a 180°.
                              Ungere di olio e.v. una teglia che poi possa andare al forno e arroventarla su fuoco allegro, mettervi il petto dalla parte della pelle dopo averlo bene pulito, lavato e asciugato.

                              Lasciare che si rosoli bene, poi girarlo e mentre si colora dall’altra parte, spennellarlo con del miele di castagno, quindi trasferire la teglia in forno per circa 10 minuti. Dovrà comunque essere rosato e meno cotto all’interno. Una volta trascorso il tempo togliere dal forno e tenere in caldo.
                              Nel frattempo preparare la salsa.
                              Nel mortaio pestare leggermente il pepe rosa insieme alle bacche di ginepro.
                              In un pentolino mettere il caffè, il Porto, la cannella, il pepe il ginepro, poco sale e mettere sul fuoco lasciando che sobbollendo dolcemente si riduca. Filtrare e tenere in caldo.
                              Affettare il petto in diagonale e disporlo sui piatti,
                              Riprendere la salsa, che deve essere ancora calda, aggiungervi il burro ben freddo, e, roteando il pentolino, unire il burro molto freddo. Sciogliendosi e con il movimento del pentolino addenserà la salsa.
                              Nappare il petto tagliato e accompagnare e guarnire a piacere.

                              ho preparato come contorno, per il petto d'anatra, delle cipolline borrettane glassate all'aceto balsamico, ho accompagnato con quelle, ma ci starebbe bene del cavolo cappuccio rosso, stufato in padella con un goccio di vino rosso..
                              http://lagallinavintage-giuliana.blogspot.com/

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