Pina è un cioccolato Valrhona salato a sfere, crea dipendenza anche assoluto
Io ho portato
la minestra col pane ciociara, piatto povero delle mie parti
un cavolo verza
500 g di fagioli già cotti
un pezzo di cotenna di maiale (purtroppo io non l'ho trovata), oppure 4-5 spuntature
5 patate
3 zucchine
2 cipolle bionde
pelati
sale olio pepe
un quarto di pagnotta di pane cafone (salato e semi integrale)
ho fatto soffriggere la cipolla tagliata a velo nell'olio, quando è diventata trasparente ho aggiunto le spuntature e le ho fatte rosolare, quindi ho aggiunto i pelati e salato.
quando il sugo ha preso consistenza ho aggiunto le patate, le zucchine tagliate a tocchetti e la verza già sbollentata in acqua salata acidulata e tanta acqua da coprire le verdure. portare fin quasi a cottura, saranno necessarie quasi 2 ore, poco oltre la metà cottura aggiungere i fagioli già cotti.
A fine cottura la parte liquida va versata sul pane tagliato a fette sottili, la parte solida va vesata sul pane alla fine, il tutto va coperto e fatto riposare qualche ora, ancor meglio la sera prima per il giorno dopo.
Riscaldare prima di portare in tavola.
La storia La minestra col pane è un classico della tradizione contadina, un piatto povero presente un po’ in tutte quelle famiglie che avevano qualche difficoltà a mettere insieme il pranzo con la cena.
La minestra veniva fatta con quello che si trovava, ma essendo un piatto prettamente invernale non poteva mancare il cavolo cappuccio, nè i fagioli.
La minestra, più acqua che verdura veniva insaporita da un pezzo di cotica, a volte da una salsiccia di fegato e una volta cotta veniva versata in una insalatiera di porcellana pesante, su uno strato abbondante di pane raffermo, e coperta da un piatto, che agevolava il trasporto e fungeva da peso. Infatti nella nostra tradizione è un piatto “da asporto” nato per i braccianti, che lo portavano nei campi avvolto nel “mantile” la tovaglia che avrebbero steso sull’erba per mangiare. Poichè la minestra veniva preparata con un certo anticipo al momento di mangiare il pane era ben intriso di liquido, insaporito dalla minestra. Inoltre la porcellana pesante e la tovaglia legata stretta aiutavano a mantenere il calore, quindi se preparata all’alba all’ora di pranzo la minestra era ancora tiepida, per riscaldare i braccianti.
Il pan del vescovo
è il dolce che mia madre fa a Natale per regalarlo agli amici
3 uova
200 g di farina
200 g di zucchero
200 g di nocciole tostate tritate
100 g di uvetta
100 g di cioccolato fondente
1 bustina di lievito
montare le uova con lo zucchero, aggiungere poco apoco la farina e le nocciole, quando sarà tutto ben amalgamato aggiungere l'uvetta ammorbidita nel rhum e il cioccolato tritato grossolanamente.
Cuocere preferibilmente in uno stampo da plum cake per 45 minuti a 200°
Se dovesse essere ancora umido dentro finire col ventilato per 10 minuti
Io ho portato
la minestra col pane ciociara, piatto povero delle mie parti
un cavolo verza
500 g di fagioli già cotti
un pezzo di cotenna di maiale (purtroppo io non l'ho trovata), oppure 4-5 spuntature
5 patate
3 zucchine
2 cipolle bionde
pelati
sale olio pepe
un quarto di pagnotta di pane cafone (salato e semi integrale)
ho fatto soffriggere la cipolla tagliata a velo nell'olio, quando è diventata trasparente ho aggiunto le spuntature e le ho fatte rosolare, quindi ho aggiunto i pelati e salato.
quando il sugo ha preso consistenza ho aggiunto le patate, le zucchine tagliate a tocchetti e la verza già sbollentata in acqua salata acidulata e tanta acqua da coprire le verdure. portare fin quasi a cottura, saranno necessarie quasi 2 ore, poco oltre la metà cottura aggiungere i fagioli già cotti.
A fine cottura la parte liquida va versata sul pane tagliato a fette sottili, la parte solida va vesata sul pane alla fine, il tutto va coperto e fatto riposare qualche ora, ancor meglio la sera prima per il giorno dopo.
Riscaldare prima di portare in tavola.
La storia La minestra col pane è un classico della tradizione contadina, un piatto povero presente un po’ in tutte quelle famiglie che avevano qualche difficoltà a mettere insieme il pranzo con la cena.
La minestra veniva fatta con quello che si trovava, ma essendo un piatto prettamente invernale non poteva mancare il cavolo cappuccio, nè i fagioli.
La minestra, più acqua che verdura veniva insaporita da un pezzo di cotica, a volte da una salsiccia di fegato e una volta cotta veniva versata in una insalatiera di porcellana pesante, su uno strato abbondante di pane raffermo, e coperta da un piatto, che agevolava il trasporto e fungeva da peso. Infatti nella nostra tradizione è un piatto “da asporto” nato per i braccianti, che lo portavano nei campi avvolto nel “mantile” la tovaglia che avrebbero steso sull’erba per mangiare. Poichè la minestra veniva preparata con un certo anticipo al momento di mangiare il pane era ben intriso di liquido, insaporito dalla minestra. Inoltre la porcellana pesante e la tovaglia legata stretta aiutavano a mantenere il calore, quindi se preparata all’alba all’ora di pranzo la minestra era ancora tiepida, per riscaldare i braccianti.
Il pan del vescovo
è il dolce che mia madre fa a Natale per regalarlo agli amici
3 uova
200 g di farina
200 g di zucchero
200 g di nocciole tostate tritate
100 g di uvetta
100 g di cioccolato fondente
1 bustina di lievito
montare le uova con lo zucchero, aggiungere poco apoco la farina e le nocciole, quando sarà tutto ben amalgamato aggiungere l'uvetta ammorbidita nel rhum e il cioccolato tritato grossolanamente.
Cuocere preferibilmente in uno stampo da plum cake per 45 minuti a 200°
Se dovesse essere ancora umido dentro finire col ventilato per 10 minuti
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