Ebbene sì, il parco macchine coquinario si è arricchito di una nuova caccavella.
Ma non una qualsiasi una SIGNORA caccavella.
Il Cuisine companion della Moulinex.
Forse l’avete visto girare intorno a coquinaria qualche mese fa. E secondo voi io potevo resistere? La curiosità ha avuto la meglio e così… il cuisine companion è entrato in casa.
Ma che cosa è?
Un’impastatice? Un frullatore? Una macchina che cuoce?
Beh, diciamo che è la versione “grande” del bimby.
Ha la frustina per montare (tipo la farfalla del bimby), un attrezzo per mescolare senza rompere, una lama per il ghiaccio e per gli impasti e una per tritare.
Il tutto completato da un cestello che si abbina ad un tappo che fa due livelli di vapore.
Quello che però mi ha davvero stupito in positivo è la dimensione della ciotola. 4 litri, ovvero due litri e mezzo utili. WOW!!!
L’ho già messo al lavoro in questi giorni: ci ho fatto il gelato alla banana, ci ho impastato la pasta senza glutine, ci ho impastato le piadine, ci ho fatto il trito per il soffritto. Adesso devo provarlo nella versione “scaldante” .
A dire il vero l’ho portato anche in tournée a casa di Anniebrook, dove anche lì si è dato da fare.
Come mi sono trovata? Bene, MOLTO bene.
Ha impastato a dovere e devo dire che le dosi per gli impasti senza glutine non sono enormi (parto di solito da due etti di farina) e quindi per me è riuscito a superare l’ostacolo del “sì, rispetto al bimby impasta meglio le grandi quantità, ma per le piccole?”. Per gli impasti da due etti si è comportato benone.
Ci ho fatto il “gelato di banana” due volte.
Una con Robino, ma non è venuto come avrei voluto. La seconda volta ho frullato prima le banane con lo zucchero e poi ho unito la panna. Meno di un minuto ed era pronto. Con 4 banane grandi. Troppe per il bimby.
La prossima volta gioco sul terreno favorevole al bimby e provo la sfida di una sola banana per vedere come se la cava.
La cosa che mi è piaciuta di più? la parte intuitiva dei pulsanti: velocità, temperatura, tempo, e due pulsanti con il più e il meno. Più la funzione turbo e la pulse.
Ancora devo provare i sei programmi pronti e la funzione cottura, oltre a quella vapore.
Avevo pensato di scrivere il post una volta fatte le prove, ma poi mi son detta che sarebbe meglio provare dietro vostri consigli.
Voi cosa ci provereste? Se possibile io cercherei di provare a farci solo cose senza glutine, in modo da avere un attrezzo non contaminato, anche se la ciotola si smonta perfettamente e si lava benissimo.
Allora, veniamo a noi. Che vorreste provarci?
Ah, qui il link alla pagina del loro sito, in modo da capire meglio di cosa stiamo parlando.
Ma non una qualsiasi una SIGNORA caccavella.
Il Cuisine companion della Moulinex.
Forse l’avete visto girare intorno a coquinaria qualche mese fa. E secondo voi io potevo resistere? La curiosità ha avuto la meglio e così… il cuisine companion è entrato in casa.
Ma che cosa è?
Un’impastatice? Un frullatore? Una macchina che cuoce?
Beh, diciamo che è la versione “grande” del bimby.
Ha la frustina per montare (tipo la farfalla del bimby), un attrezzo per mescolare senza rompere, una lama per il ghiaccio e per gli impasti e una per tritare.
Il tutto completato da un cestello che si abbina ad un tappo che fa due livelli di vapore.
Quello che però mi ha davvero stupito in positivo è la dimensione della ciotola. 4 litri, ovvero due litri e mezzo utili. WOW!!!
L’ho già messo al lavoro in questi giorni: ci ho fatto il gelato alla banana, ci ho impastato la pasta senza glutine, ci ho impastato le piadine, ci ho fatto il trito per il soffritto. Adesso devo provarlo nella versione “scaldante” .
A dire il vero l’ho portato anche in tournée a casa di Anniebrook, dove anche lì si è dato da fare.
Come mi sono trovata? Bene, MOLTO bene.
Ha impastato a dovere e devo dire che le dosi per gli impasti senza glutine non sono enormi (parto di solito da due etti di farina) e quindi per me è riuscito a superare l’ostacolo del “sì, rispetto al bimby impasta meglio le grandi quantità, ma per le piccole?”. Per gli impasti da due etti si è comportato benone.
Ci ho fatto il “gelato di banana” due volte.
Una con Robino, ma non è venuto come avrei voluto. La seconda volta ho frullato prima le banane con lo zucchero e poi ho unito la panna. Meno di un minuto ed era pronto. Con 4 banane grandi. Troppe per il bimby.
La prossima volta gioco sul terreno favorevole al bimby e provo la sfida di una sola banana per vedere come se la cava.
La cosa che mi è piaciuta di più? la parte intuitiva dei pulsanti: velocità, temperatura, tempo, e due pulsanti con il più e il meno. Più la funzione turbo e la pulse.
Ancora devo provare i sei programmi pronti e la funzione cottura, oltre a quella vapore.
Avevo pensato di scrivere il post una volta fatte le prove, ma poi mi son detta che sarebbe meglio provare dietro vostri consigli.
Voi cosa ci provereste? Se possibile io cercherei di provare a farci solo cose senza glutine, in modo da avere un attrezzo non contaminato, anche se la ciotola si smonta perfettamente e si lava benissimo.
Allora, veniamo a noi. Che vorreste provarci?
Ah, qui il link alla pagina del loro sito, in modo da capire meglio di cosa stiamo parlando.
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