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  • La frolla montata: quel che ho imparato e cinque ricette


    FROLLINI DI RISO E ZUCCHERO DI CANNA



    Frolla montata quanto ti ho odiata !!!
    La biscotteria realizzata con il metodo della frolla montata è ineguagliabile quanto a friabilità e scioglievolezza. Ma richiede alcune accortezze particolari.
    I metodi di lavorazione della pasta frolla sono tre: il così detto classico, il sabbiato ed il montato. Mentre i primi due non mi hanno mai creato problemi, la frolla montata è stata per lungo tempo ostica. Mi ritrovavo con impasti duri che faticavo ad inserire nel sac a poche e che mi facevano letteralmente sudare e venire i crampi alle mani a furia di premere l'impasto per farlo uscire dal beccuccio. Oppure avevo a che fare con composti che si lavoravano bene ma che in cottura si scioglievano impietosamente, perdendo la forma.
    Fintanto che non ho frequentato un corso professionale di pasticceria. Allora ho visto. E ho capito che la frolla montata va...montata ! E ci voleva tanto ? Direte voi. Eppure montare bene una frolla richiede....vari tentativi falliti ! Una volta capito che il burro, rigorosamente a temperatura ambientale (22/24 °C), morbido ma ancora plastico, va montato con lo zucchero per fare in modo che incorpori aria e si formi un composto chiaro, gonfio e spumoso, avevo risolto il primo problema, cioè quello di ottenere un composto che sia lavorabile, non faccia sudare le proverbiali sette camicie ed imprecare il tutte le lingue. Ma non il secondo problema...quello dell'avvilente perdita di forma con la cottura ! A questo inconveniente si pone rimedio mettendo a riposare in frigo i biscotti già formati sulla teglia, prima di procedere con la cottura, in modo che il burro si solidifichi. Ma non basta. E' necessario imparare bene come montare burro e zucchero, cioè quanta aria incorporare. Perché se burro e zucchero vengono montati troppo a lungo, entra una quantità eccessiva di aria nell'impasto che poi con la cottura se ne esce facendo crollare le forme date ai biscotti.


    Ingredienti (da "I biscotti" della collana La grande pasticceria d'autore)
    150 g di burro
    125 g di farina debole (8-10% di proteine)
    100 g di farina di riso
    140 g di zucchero di canna (io ho usato il dulcita del commercio equo)
    75 g di uova
    75 g di semolino di riso
    25 g di tuorli
    1 g di lievito in polvere
    buccia grattugiata di un limone
    1 g di sale

    Impastare in planetaria con la frusta (con i frullini casalinghi e queste dosi, montando molto a lungo si ottengono risultati accettabili) il burro con lo zucchero e la buccia di limone grattugiata.
    Continuando a montare, unire gradatamente le uova ed i tuorli, leggermente battuti a parte con una forchetta, quel tanto che serve a mescolarli. Gradatamente significa...a filo...lentamente...altrimenti si rischia di "stracciare" l'impasto di burro e zucchero.
    Aggiungere infine le polveri, precedentemente setacciate tra loro, fino ad ottenere una consistenza omogenea.
    Mettere l'impasto in un sac a poche con bocchetta a stella e modellare dei biscotti nella forma desiderata.
    Cuocere in forno preriscaldato a 180 °C per 15 minuti, dice la ricetta (regolatevi con il vostro perché ogni forno è un caso a sè !).

    FROLLINI AL CACAO, ARANCIA E CANNELLA





    Dal libro "Profumi dal forno" di Omar Busi
    Ingredienti per una teglia (40 biscotti circa)
    150 g di burro
    100 g di zucchero a velo
    7 g di miele millefiori
    25 g di uova
    10 g di tuorli
    190 g di farina di media forza (11% di proteine)
    20 g di cacao amaro
    1/2 cucchiaino da te di polvere di cannella
    2 g di buccia d'arancia grattugiata


    Nell'impastatrice con braccio a frusta montare il burro ammorbidito a temperatura ambiente (22-24 °C) con lo zucchero a velo ed il miele fino ad ottenere un composto bianco e spumoso.
    Aggiungere a filo le uova ed i tuorli, poi la farina, precedentemente setacciata con il cacao e la polvere di cannella e la buccia d'arancia.
    Riempire un sac à poche con bocchetta rigata e creare le forme dei biscotti sulla teglia rivestita di carta forno.
    Cuocere in forno preriscaldato. Busi consiglia 180°C per 13 minuti circa; ma ogni forno è un caso a sè.

    FROLLINI ALLE NOCI




    Ingredienti per due teglie:
    250 g di burro
    190 g di zucchero a velo
    100 g di albume
    300 g di farina
    150 g di noci
    i semi di mezzo baccello di vaniglia


    Estrarre per tempo il burro e le uova dal frigorifero.
    Frullare le noci con 40 g di zucchero fino ad ottenere una farina grossolana. Bisogna fare molta attenzione a non frullare troppo altrimenti la parte oleosa si separa e si ottiene una crema.
    Montare con la frusta della planetaria (o con uno sbattitore casalingo) il burro a temperatura ambientale (22/24°) con 100 g di zucchero a velo (potete farvelo da voi semplicemente frullando alla massima potenza lo zucchero semolato) ed i semi di vaniglia in modo che diventi gonfio e spumoso.
    Aggiungere, sempre montando con la frusta, a filo l’albume, leggermente battuto a parte con una forchetta quel tanto che basta a renderlo fluido. A filo, significa molto lentamente: bisogna dargli il tempo di venire assorbito dall’impasto prima di aggiungerne altro.
    In planetaria con la foglia (o a mano, perché lo sbattitore casalingo non regge quei quantitativi di impasto) aggiungere la farina e le noci frullate tutte in una volta e montare fino a totale assorbimento.
    Lasciar riposare in frigo fino a quando si sono induriti.
    Cuocere in forno preriscaldato (io cuocio a 150° per mezzora alternando le teglie, ma ogni forno è un caso a sé).







    Ingredienti per due teglie:
    300 g di burro
    200 g di zucchero a velo
    85 g di albume
    400 g di farina
    50 g di cacao
    i semi di mezzo baccello di vaniglia


    Estrarre per tempo il burro e le uova dal frigorifero.
    Montare con la frusta della planetaria (o con uno sbattitore casalingo) il burro a temperatura ambientale (22/24°) con lo zucchero a velo (potete farvelo da voi semplicemente frullando alla massima potenza lo zucchero semolato) ed i semi di vaniglia in modo che diventi gonfio e spumoso.
    Aggiungere, sempre montando con la frusta, a filo l’albume, leggermente battuto a parte con una forchetta quel tanto che basta a renderlo fluido. A filo, significa molto lentamente: bisogna dargli il tempo di venire assorbito dall’impasto prima di aggiungerne altro.
    In planetaria con la foglia (o a mano, perché lo sbattitore casalingo non regge quei quantitativi di impasto) aggiungere la farina tutta in una volta, precedentemente setacciata almeno due volte con il cacao e montare fino a totale assorbimento.
    Mettere in un sac-a-poche con beccuccio piatto e fare le forme sulla teglia.
    Lasciar riposare in frigo fino a quando si sono induriti.
    Cuocere in forno preriscaldato (io cuocio a 150° per mezz’ora alternando le teglie, ma ogni forno è un caso a sé).
    Una volta raffreddati intingerli nel cioccolato fondente fuso.



    Ingredienti:
    300 g di burro
    200 g di zucchero a velo
    12 g di miele
    n. 1 uovo intero
    n. 1 tuorlo d’uovo
    360 g di farina
    20 g di cacao amaro
    30 g di caffè liofilizzato
    150 g di cioccolato fondente


    Tirare fuori per tempo dal frigo le uova ed il burro in modo che arrivino alla temperatura ambientale.
    Lavorare a crema con la planetaria (o con le fruste di uno sbattitore casalingo) il burro (alla temperatura di 22/24°), lo zucchero a velo (potete farvelo in casa frullando alla massima potenza lo zucchero semolato) e il miele fino a quando si forma un composto gonfio e spumoso.
    Aggiungere l’uovo intero ed il tuorlo e poi la farina, il cacao (il cacao setacciatelo due volte perché ha granellini quasi impercettibili alla vista) e 20 g di caffè liofilizzato precedentemente frullato in modo da renderlo in polvere. Lavorare quel tanto che basta a formare l’impasto.
    Mettere il composto in un sac a poche munito di bocchetta rigata media e formare delle piccole ciambelle sulle teglie coperte di carta forno.
    Lasciar riposare in frigo fino a quando l’impasto si è completamente raffreddato. Questo passaggio è fondamentale…diversamente con la cottura perdono la forma.
    Cuocere in forno preriscaldato, se il vostro ve lo consente a 180° per 15-20 minuti circa. La temperatura di cottura varia molto da forno a forno. Dopo vari esperimenti nel mio quella ideale è di 150 gradi.
    Quando si saranno raffreddati, intingerli nel cioccolato fondente fuso al quale saranno stati aggiunti i restanti 10 g di caffè liofilizzato in polvere.
    http://coccoledidolcezza.blogspot.it/

  • #2
    Cricri! Che bello!
    Fiera produttrice dei biscotti al burro mangiati anche da Lastefi!

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    • #3
      adoro i tuoi biscotti

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      • #4
        in questi giorni mi state facendo morire. gli unici dolci che adoro sono i biscotti, e soffro moltissimo per non avere il tempo di farli!!!

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        • #5
          Grazie per i consigli, e complimenti per i biscotti, anche questi sono molto belli e invitanti!
          francesca

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          • #6
            Cristina sei una vera maestra, grazie per tutti questi consigli sulla frolla montata che se era ostica a te, figurati a me...!!
            Ora me li salvo tutti e con la fame che ho ora posso sciolo ingoiare scialiva...
            "...nella vita non è importante per quanto tempo saremo insieme, quello che succederà in futuro, i progetti che non potremo condividere.. l'importante è esserci incontrati.. è questo l'importante"
            Il mio blog: Tentazioni di gusto

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            • #7
              Che brava che sei.

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              • #8
                E vabbe ' ,non so piu' su quale post che hai inviato questa sera sbavare
                Il cibo e' la forma più primitiva di conforto che io conosca (S.Graham)
                -Francesca-

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                • #9
                  Potresti spiegarmi come si presenta il semolino di riso? Non credo di averlo mai visto in vita mia..Che granulometria ha??
                  Paola

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                  • #10
                    Quelli alla frolla montata e noci mi chiamano!!!
                    Secondo te Cri-cri che per me sei il top, potrebbe cambiare qualche cosa usando burro senza lattosio? io non noto la differenza ma non ci faccio dolci così delicati, al limite lo uso in cucina (e nel pop corn caramellati ). Mi piacerebbe farli, approfittando di questa fase di obbligo al glutine... ma non vorrei poi dover buttare via tutto...

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                    • #11
                      Pubblicato originariamente da Lena56 Visualizza il messaggio
                      Potresti spiegarmi come si presenta il semolino di riso? Non credo di averlo mai visto in vita mia..Che granulometria ha??
                      Ha una granulometria simile alla farina di riso, un pelino più grossolana; è tipo la sabbia (si, quella delle spiagge) con granelli fini fini che si sentono tra le dita
                      http://coccoledidolcezza.blogspot.it/

                      Commenta


                      • #12
                        Pubblicato originariamente da Rossanina Visualizza il messaggio
                        Quelli alla frolla montata e noci mi chiamano!!!
                        Secondo te Cri-cri che per me sei il top, potrebbe cambiare qualche cosa usando burro senza lattosio? io non noto la differenza ma non ci faccio dolci così delicati, al limite lo uso in cucina (e nel pop corn caramellati ). Mi piacerebbe farli, approfittando di questa fase di obbligo al glutine... ma non vorrei poi dover buttare via tutto...
                        Ross, sono impreparata ! Nemmeno sapevo esistesse il burro senza lattosio. Ma di che marca è...che magari butto l'occhio e lo trovo al super....no forse no...eh ?!
                        http://coccoledidolcezza.blogspot.it/

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                        • #13
                          Ma sì, lo fa sia la soresina che "la torre". il primo è un panetto da 250 g e il secondo da 200.
                          C'è anche la panna senza lattosio, ma a me monta con difficoltà.
                          Oh brava che ti metti a studiare. E grazie...

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                          • #14
                            Pubblicato originariamente da cri-cri Visualizza il messaggio
                            Ha una granulometria simile alla farina di riso, un pelino più grossolana; è tipo la sabbia (si, quella delle spiagge) con granelli fini fini che si sentono tra le dita
                            Potrebbe essere come quella che la Pedon chiama farina di riso?

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                            • #15
                              Eccoti!!!
                              Più in forma che mai!!
                              La resdora.

                              La terra non è un dono dei nostri padri, bensì un prestito dei nostri figli.

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