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  • Frisulimiti ..amiche calabresi o Adi e Chandra

    O chi mi può aiutare, in qs giorni con mio marito abbiamo parlato molto di qs meraviglie e visto l'impossibilità di farli arrivare dalla calabria ho pensato di farli io. Purtroppo ho un vago ricordo anche se credo di non sbagliarmi sul come farli, ma ho qualche dubbio sui pezzi da usare, mi aiutate?? mi rivolgo in particolare ad Adi e Chandra che essendo a catanzaro dovrebbe conoscere di più il metodo usato nella ns zona che possono variare da paese a paese.
    .... amica del sole...

  • #2
    Patrizia ma cosa sono?
    Laura @---->----

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    • #3
      sono il grasso del maiale arricchito da pezzi di carne: quali orecchie, zamponi, la pelle del suino stesso e fatti bollire per molto tempo, si mangiano poi freddi, si prepara il pane e con le uova uno spettacolo
      .... amica del sole...

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      • #4
        da noi si chiamano granzilli
        sono buonissimi
        ci sono dentro pezzi di carne molto sottili
        posso farteli assaggiare se vuoi!
        ciao
        Brunilde
        Ex-biemme..

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        • #5
          Grazie Patrizia
          Laura @---->----

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          • #6
            io non ho ancora capito cosa sono
            passerà pure per gnurant ma chiedo lo stesso, assomigliano a quella che dalle nostre parti (calabria), si chiama anche gelatina di maiale?
            "non siamo abituati a mangiar' con person' che non son del nostr' rang'!" (A. De Curtis - Totò)

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            • #7
              Anch'io Annadora ho pensato la stessa cosa, sbaglio?
              saludi e trigu

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              • #8
                Annadora
                si somigliano alla gelatina ma sono un'altro cosa, altro non è che la sugna con tutto quello che ho elencato sopra, tutte le parti del maiale sciogliendosi si amalgamano e quando solidificano vengono conservati in vasi di terracotta.
                Ultima modifica di Patrizia.P; 19/02/2009, 11:32.
                .... amica del sole...

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                • #9
                  allora devo ammettere di non conoscerli
                  "non siamo abituati a mangiar' con person' che non son del nostr' rang'!" (A. De Curtis - Totò)

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                  • #10
                    Pubblicato originariamente da annadora Visualizza il messaggio
                    io non ho ancora capito cosa sono
                    passerà pure per gnurant ma chiedo lo stesso, assomigliano a quella che dalle nostre parti (calabria), si chiama anche gelatina di maiale?
                    Pensavo alla gelatina pure io, ma visto che non è così non riesco ad aiutarti.

                    ciao
                    Gabriella ex Stressolina

                    "Ora non siamo più solo coquinari, siamo amici." Enzo

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                    • #11
                      ma sono tipo i ciccioli?
                      "cambiare il forno è un po' come cambiare parrucchiere" - *coral reef*

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                      • #12
                        Le miei ziette me li preparano ogni anno...che goduria!

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                        • #13
                          A Reggio si chiamano curcuci: buonissimi con le uova, spalmate sulle fette di pane abbrustolito, nelle minestre, con i piselli e fave.......... Che ricordi !!!!!!

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                          • #14
                            adiiiiiiiiii chandraaaaaaaaaaaaaaaaaa
                            .... amica del sole...

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                            • #15
                              Ti riferisci agli "scarafogli"...? Buonissimi!
                              E' il residuo della lunga bollitura dei pezzi di "scarto" del maiale: grugno, orecchie, coda, zampe. I pezzi più grossi formano la gelatina. Il residuo della bollitura, con dentro pezzettini più piccoli e minuzzoli, sono gli "scarafogli".
                              Semplici da fare, li puoi conservare anche congelati. Ottimi come condimento per la pasta, sono molto buoni anche in frittate, pizze, focacce. Ti metto la ricetta della focaccia sfogliata che ho fatto da poco:



                              "100 gr. di farina 00, 100 gr. di Manitoba, 50 gr. di semola rimacinata, 25 gr. di lievito di birra, 150 gr. di acqua, un cucchiaino di malto d’orzo, 1/2 cucchiaino di sale.
                              Sciogliere il lievito in acqua con il malto, impastare con le farine, aggiungere per ultimo il sale. Io l’ho fatto nella MdP, programma “Impasto”. Fare lievitare al caldo, ben coperto, per circa un’ora. Stendere a rettangolo, cospargere con i ciccioli sciolti sul fuoco, ma appena tiepidi. Arrotolare, appiattire nuovamente con il mattarello, spennellare altri ciccioli, chiudere a tre (come i giri della sfoglia: prima il lembo sinistro verso il centro, poi il destro sul sinistro), ruotare di un quarto di giro, mettere in frigo per mezz’ora (o un quarto d’ora in freezer). Riprendere come è stato messo in freezer e stendere nuovamente a striscia, spennellare con altri ciccioli, richiudere in tre, allargare nella teglia.
                              Lasciare lievitare nel forno, con la luce interna accesa, per un’altra ora. Accendere il forno (statico), senza togliere la teglia, e portarlo al massimo, poi abbassare la temperatura a 180° e lasciare cuocere per circa mezz’ora"
                              "Tesoro, sai che sono nata per fare dolci, non per mangiarli" "Mami, ma allora sei proprio sdolcinata!"

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