DAL BOSCO. Ortica: storia e curiosità
Le diverse culture nei secoli attribuirono all’ortica svariate usanze, storie, simbologie.
Gli antichi Greci si cibavano di ortiche, mangiandone anche i semi, per aumentare la prestanza sessuale. Anche presso i Celti, l’ortica era considerata simbolo del vigore mascolino e della natura e, assieme ad altre erbe primaverili, era ingrediente principale di una zuppa propiziatoria simboleggiante il risveglio primaverile della natura, nel suo insieme.
Appoggiando gli steli delle ortiche sui tetti delle case, prima dei temporali, gli antichi Sassoni evitavano che Thor, il dio del Tuono, scaricasse i fulmini sulle loro abitazioni. Per lo stesso motivo, per evitare che i fulmini colpissero le abitazioni, in Tirolo si bruciavano le ortiche su braci ardenti durante i temporali.
In Scozia, si pensava che la pianta dell’ortica crescesse sul sangue dei morti e, sempre in Inghilterra, era considerata testimonianza della presenza di creature soprannaturali, che erano protette dagli aculei della pianta.
Nel Medioevo era invece usata come strumento di purificazione: i monaci si autopunivano flagellandosi mediante dolorose fustigazioni eseguite con mazzi di ortiche fresche.
L’ortica, usata fin dai tempi più remoti per confezionare resistentissimi tessuti verdi, aveva larghissima diffusione dalla Cina all’Europa settentrionale – come testimoniano alcune fiabe popolari – era nota come fibra vegetale ancora prima del cotone, della canapa e della stessa lana.
Un tessuto dall’aspetto indistruttibile, prodotto in Germania durante la prima guerra mondiale per confezionare le divise dei soldati, continua ad essere prodotto ancora oggi presso gli Ostiachi, popolazione della Siberia Occidentale. Le ortiche crescono in abbondanza accanto alle abitazioni degli Ostiachi, e le donne conservano ancora come costume tradizionale una lunga camicia tessuta con fibre di ortica.
Curiosità
L’ortica può essere impiegata per la concimazione del terreno, poiché avrebbe il potere di accelerare il processo di decomposizione del terriccio: basta unire le foglie d’ortica al composto impiegato per favorire la crescita delle colture.
Questa pianta posta a macerare in acqua per alcuni giorni (500g di pianta fresca in 5 litri di acqua) in luogo esposto ai raggi del sole, viene usata come antiparassitario delle piante infestate dagli afidi: basta spruzzare l’acqua di ortica così ottenuta sulle piante.
L’ortica nel pastone delle galline stimola la produzione delle uova.
Per difendersi dal malocchio era usanza tenere dei rami d’ortica ai piedi del letto.
L’ortica diventa altresì valido e protettivo amuleto se legata a piccolo mazzetto con nastro rosso e tenuta in tasca, chiusa in un sacchetto.
Leggenda
“Una volta in un prato c’era una piantina di ortiche. Era molto triste perché non piaceva a nessuno. Sapeva di essere evitata perché causava forti irritazioni, ma purtroppo non poteva farci nulla. Un giorno una bellissima farfalla si posò sulle sue foglie. L’ortica le chiese come mai non avesse paura di lei. “Stavo pensando che tu saresti adatta a conservare e proteggere le mie uova durante l’inverno” disse la farfalla. “Certamente, e ne sarei molto onorata” rispose eccitata l’ortica. E così la farfalla le affidò le sue preziose uova. L’ortica le difese dalla neve, dal vento e dalla grandine. Non c’era nessun animale che volesse sfidare le sue spine. In primavera, dalle uova uscirono i bruchi che diventarono crisalidi. Appena arrivò l’estate, tante belle farfalle volarono via dalla piantina di ortiche. “Grazie – disse la farfalla madre – le tue foglie sono le più forti e le più sicure di tutto il mondo”. E da allora, ogni inverno, le ortiche custodiscono le uova delle farfalle”.