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ERBE e SPEZIE

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Vaniglia

AROMA
Dolce, altamente aromatico. La vaniglia del Madagascar e del Messico è la migliore, quella indonesiana e tahitiana è caratterizzata da un'aroma più leggero e pertanto è considerata "inferiore".

CONSERVAZIONE
I baccelli di vaniglia devono essere gonfi, morbidi e con una buccia sottilissima, in modo da poter ricavare il massimo numero di semi.
Per scegliere un baccello, provate a schiacciarlo leggermente tra le dita. Dovrebbe risultare soffice e abbastanza elastico da potersi arrotolare intorno al dito senza che si spezzi. I migliori in assoluto sono i baccelli ricoperti da una leggera polvere bianca, costituita dalla vanillina che è trasudata dall'interno del baccello.
Se il baccello che avete in casa si fosse indurito, provate a tenerlo in infusione in un liquido (possibilmente in quello che poi userete nella ricetta). Un baccello duro non si può aprire e pertanto non si possono utilizzare i semini all'interno.
Aggiungetelo alla pietanza dopo che si è leggermente raffreddata, in modo da conservarne l'aroma. I baccelli dovrebbero essere conservati in un contenitore a chiusura ermetica, in un luogo fresco (sui 10-15 gradi) e non dovrebbero essere conservati per più di sei mesi.
L'estratto di vaniglia migliora invece con il tempo.
Se usate i baccelli interi per insaporire in modo leggero creme o salse, potete sciacquarli ed asciugarli con cura e tenerli per il successivo utilizzo.


UTILIZZAZIONE
Gli aztechi la usavano per aromatizzare la cioccolata, impiego che è tuttora un classico. I baccelli, infusi totalmente o parzialmente nel latte o nella panna e tolti ad ebollizione avvenuta, sono pronti ad essere reutilizzati dopo essere stati passati sotto l'acqua corrente ed asciugati.
Un baccello lasciato in un barattolo di zucchero, lo aromatizza per un anno e profuma indirettamente tutte le preparazioni dolci per le quali lo zucchero sarà impiegato.
Con il caffè, nei dessert, compreso il gelato, nei pudding e le torte.
Se volete utilizzare l'interno del baccello per aromatizzare le vostre pietanze, ma non volete che i semi neri rimangano visibili, filtrate il composto con un filtro da caffè..
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miele per insaporire la "reale" bevanda del cioccolato. Solo dopo l'arrivo dei conquistadores spagnoli i baccelli di vaniglia furono importati in Spagna per essere coltivati poi nelle Isole Bourbon (quelle che attualmente sono chiamate le Isole della Reunion). Ai giorni nostri, il termine Vaniglia Bourbon si riferisce alla vaniglia di quelle zone. Attualmente il Madagascar è il maggior produttore mondiale, con un prodotto di alta qualità, grazie ad una fortunata combinazione di clima, morfologia del terreno e sapere umano. La vaniglia è comunque coltivata anche in Indonesia, Messico, a Tahiti, e anche in altre parti di Asia ed Africa. Occorrono 3 anni prima che una pianta fiorisca e, se ben curata, continuerà a produrre fiori per almeno 10: in media ogni pianta produce 100 baccelli l'anno. La pianta fiorisce una volta all'anno, da settembre a gennaio. Dato che la vita del fiore è di un solo giorno, per poter ottenere il massimo dalla coltura occorre impollinare manualmente i fiori giorno per giorno: in Messico, infatti, all'impollinazione provvedeva una piccola ape locale che però si trova solo in quella nazione. L'impollinatore lavora con un uncino di legno e, se in gamba, riesce ad impollinare fino a 2.000 fiori al giorno, anche se il momento migliore per l'impollinazione è la metà mattina. Se l'impollinazione è andata a buon fine, il risultato saranno dei grappoli di baccelli che impiegheranno fino ad 8 mesi per maturare. Solitamente la raccolta si effettua in base alla maturazione di ogni singolo baccello, in modo da poter ottenere il miglior risultato finale. Per determinare il momento giusto per la raccolta del baccello occorre controllarne la grandezza ed il colore (giallo), ma soprattutto deve essere ancora compatto: il baccello è infatti raccolto quando non ha ancora raggiunto la maturazione perché altrimenti tenderebbe a spaccarsi perdendo parte del valore commerciale. Dopo la raccolta, i baccelli vengono divisi in base alla loro grandezza per subire il processo di essiccazione che ovviamente ha durata diversa. I baccelli sono poi lasciati per alcuni minuti in acqua molto calda, ma non bollente.Questo passaggio è fondamentale per sviluppare l'aroma di vaniglia ed assai complesso in quanto se i baccelli sono cotti per un periodo troppo breve non si scuriranno mia, se il periodo è troppo lungo, diventeranno giallastri. I baccelli sono poi messi in casse di legno e coperti da sacchi. Dopo un riposo di 48 ore i baccelli sono diventati neri ed hanno sviluppato l'inconfondibile aroma. I baccelli sono poi distesi al sole per essere essiccati (e come si fa per tutti i prodotti da essiccare al sole, la notte sono portati al coperto). Il tutto per diverse settimane. Una volta che il processo di essiccazione è completato, i baccelli sono divisi in mazzi per grandezza e qualità ed inseriti in scatole metalliche foderate di carta cerata. Per evitare che i baccelli vengano rubati, ognuno è segnato in modo indelebile con degli aghi e anche al termine del processo di lavorazione tale segno rimarrà visibile.

SVanilla planifolia: è il baccello contenente i semi di un'orchidea originaria delle foreste dell'America tropicale.
In realtà esistono più di 110 varietà di orchidee vaniglia, ma solo una, la planifolia, è quella che fornisce il 99% della produzione mondiale.
La pianta della vaniglia, infatti, è originaria del Messico e per molti anni questa nazione era l'unica depositaria del segreto del suo aroma, aroma usato insieme al

La ricetta

ESTRATTO DI VANIGLIA
Per ogni 100ml. di vodka usate un baccello di vaniglia.
Con un coltello aprite il baccello (fate attenzione alle dita) e mettetelo in infusione nel liquore. Lasciatelo in infusione per almeno tre mesi. Il prodotto migliora con il passare del tempo.
Se non gradite l'aroma della vodka potete sostituirla con il brandy.