eh si miei cari, qui bisogna distinguere e marialetizia mi è testimone, che la pastiera a napoli non è solo una tradizione di dolce pasquale, ma è un termine di paragone.... mi spiego meglio. la pastiera ora non ha confini ne più segreti la ricetta è semplicissima e raccoglie un po la simbologia pasquale anche se ora la si trova a ferragosto come a natale, gli ingredienti che prima li trovavi solo tra marzo ed aprile ora ci sono sempre e dovunque, ma fare la pastiera è un fatto tradizionale e si va a casa delle persone per porgere gli auguri pasquali e....assaggiare la loro pastiera e dopo la visita commentare quella pastiera! "annina quest'anno ha fatt' 'a pizza doce, nun è pastiera", " "è visto ch'a signora sotta a me 'a fatto na pastiera zucosa zucosa"...e via discorrendo, questi sono i commenti che si sentono ogni anno (perdonate il mio napoletano scritto, difficile forse da interpretare, ma immaginate almeno l'accento...), perchè credetemi, la ricetta è sempre quella, immutata, ma non esiste pastiera uguale all'altra! di rigore a parte gli ingredienti, ci sono alcune regole fondamentali che dovrebbero essere rispettate: la pastiera in genere viene infornata qui a napoli in teglie di alluminio dell'altezza giusta come dovrebbe essere, infatti per chi è stato a campiglia le ha viste, ma diversamente la pastiera non deve essere molto alta, al massimo 3 cm, deve essere umida, non secca internamente, gli ingredienti che vi darò sono quelli che fanno la pastiera rigorosamente, ma se poi cominciate a toglierli o a cambiarli, sappiate che non è più pastiera, ma 'na pizza doce! ingredienti: un barattolo di grano 100 gr. di latte un cucchiaio di strutto buccia grattugiata di un limone 700 gr. di ricotta romana 500 gr. di zucchero 5 uova intere + 2 tuorli vanillina, 2 bustine cannella un pizzico acqua fior d'arancio o mille fiori dadolatina piccina di cedro e arancia candite per la pastafrolla: 500 gr farina 3 uova intere 200 gr. zucchero 200 gr. strutto. preparazione..... mettere il contenuto del barattolo di grano in un pentolino aggiungendo il cucchiaio di strutto ed il latte, il limone grattato o se preferite la sua buccia intera senza la parte bianca che è amara così magari potete toglierla via dopo che il grano è cotto. amalgamate tutto e cuocete per una decina di minuti a fuoco basso (sennò si azzecca tutto sotto la pentola e poi sa di affumicato la pastiera) finchè diventa crema. lasciate raffreddare. intanto preparate la pastafrolla velocemente e senza lavorala troppo lasciatela riposare. intanto che riposa preparate in una ciotola il resto dell'impasto frullando bene la ricotta con lo zucchero e le uova in modo da rendere l'impasto molto sottile. aggiungete i profumi, il grano cremoso, amalgamando bene. riprendete la pasta frolla con la quale fodererete la teglia e poi ci versate dentro l'impasto cremoso/morbido. consiglierei di ripiegare sull'impasto la pastafrolla che avanza dal bordo della teglia in modo che cuocendo non esca fuori, decorate con le striscioline di pastafrolla che pure quelle servono a far respirare il contenuto mentre si cuoce in forno e a non far fuoriuscire l'impasto durante la cottura. et voilà! il resto al vostro buon gusto, alla qualità della ricotta, alla cottura del forno, al naso che avete ed agli occhi che valutano. ah un'altra cosa importante, il forno deve essere a calore moderato e la pastiera deve cuocere circa un'ora o finchè avrà raggiunto il suo colore ambrato. poi lasciatela assestare nel forno, non tiratela fuori, perchè l'impasto vedrete che si ritirerà e si compatterà e diventerà la vostra pastiera: 'nu capolavoro!!!!! un altro consiglio, quando avete infornato la pastiera e mentre quella si cuoce, invitate le vostre amiche a prendere un caffè e fatele consolare con l'odore, ma senza fargliela assaggiare, ritorneranno per avere la ricetta!!!! scusate se mi sono dilungata troppo ma l'argomento meritava e non si poteva tralasciare alcun particolare, neanche descrittivo!
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