Fatta questa doverosa e sentita premessa, miei carissimi vi parlo della sfogliatella! veramente dovreste sentire il tono della mia voce quando vi parlo della sfogliatella....è un suono che mi riempie il cuore oltre che la bocca..., la sfogliatella è sinonimo di napoli come tradizione vuole insieme al babà (vedi che in lingua indigena si legge babbà) ed anche alla pastiera che nell'immaginario collettivo tutti ormai sanno cosa sono e quali sapori riescono a donare al palato! ragazzi non voglio sembrarvi retorica, ma la sfogliatella è proprio buona! Dunque qui a napoli si fa la sfogliatella frolla e quella riccia, vale a dire che un cuore profumato e morbido (del quale poi vi concederò la mia ricetta!) viene racchiuso un un involucro di pasta frolla oppure un pasta sfoglia lavorata in maniera particolare : L'abilità del pasticciere sta proprio nel sagomare la forma a cuoricino della sfogliata riccia facendo in modo che sia sottile dovunque, sia dal bordo largo che deve accogliere il ripieno sia fino alla punta del cuore, altrimenti diciamo noi in lingua locale "questa sfogliatella è incrurulita" nel senso che essendo troppo doppia non cuoce uniformemente il dolce e dunque alcune parti risultano "crude" rispetto ad altre! insomma una poesia, ma quel che è più bello, secondo me e visto che in questo sito ci si può esprimere liberamente senza avere bacchettate da alcuno, vi dico la mia a proposito del ripieno di cui sopra, ossia di quella specie di crema morbida e consistente, profumata e dolce che ben si sposa sia con la frolla che con la riccia, Questo ripieno altri non è che il migliaccio dolce e voi direte "e che è"? e mo vi spiego subito: a napoli durante il carnevale, a parte tante cose tipiche nostre si mangia anche il migliaccio che può essere sia di farina gialla versione salata, sia di semolino nella versione dolce; naturalmente in questa sede tratteremo della versione dolce e qui vi allungo la mia ricetta. tenete presente che è si il ripieno della sfogliatella, ma lo potete considerare un dolce a se, che è ottimo da mangiare anche dopo qualche giorno perchè si insaporisce di più assestandosi, risulta un pò più consistente di un dolce al cucchiaio e va mangiato a piccoli bocconcini, quindi già nella teglia tagliatelo alla greca! passo agli ingredienti: 1 bustina di semolino da g. 250 1 litro ed un pochetto di latte 1 pizzico di sale 50 gr di burro questo per la cotture del semolino 500 gr di ricotta freschissima 3 fialette di aroma acqua millefiori o fior d'arancio 3 bustine di vanillina 6 uova 400 gr di zucchero per gli ingredienti che sbatterete a parte in una ciotola capace OOOOPS non dimenticate un pizzico di cannella!!! preparete il semolino facendo quasi bollire il latte e versando a pioggia sottile la semola, quando si è praticamente cotta aggiungete il pizzico di sale ed il burro che si scioglierà amalgamandosi. appena si è freddato aggiungetelo al contenuto della ciotola. a questo punto ci sono diatribe in atto, nell'impasto potete aggiungerci canditi a pezzetti e così vuole il ripieno della sfogliatella anzi è arancia candita la più giusta, ma se volete potete metterci uvetta sultanina appena ammollata in brandy oppure giccine di cioccolato..ci sta bene tutto dentro al migliaccio, quindi lo sistemate in una teglia bassa, sapete quelle delle pizze, alta non più di tre cm dopo averla imburrata e spolverata di zucchero, mettete a forno dolce 180° e lasciate cuocere per un'oretta.... ragazzi dopo che è freddato tagliatelo a quadratini o alla greca come vi dicevo, ossia a rombetti e gustate.....mmmmm vi state mangiando il cuore di Napoli!!! abbiate cura di tagliarlo alla greca o cmq a quadretti piccoli, per mangiarlo quasi distrattamente, piluccarlo, per non avere mai l'idea di mangiare un dolce ma di assaporare un'idea! (spaccato di filosofia napoletana, n.d.r.!)
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