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Come prima cosa per poter realizzare le uova di cioccolato occorre acquistare gli stampi a forma di uovo.
Grandi o piccoli, in metallo o plastica poco importa, purché riusciate a temperare bene il cioccolato.
Se siete alle prime esperienze, vi consiglierei di acquistare degli stampi in plastica non eccessivamente rigida. Il cioccolato perfettamente temperato si stacca infatti in modo perfetto dallo stampo, quello non temperato bene tende ad aderirvi. E se lo stampo è flessibile, si cercherà di fare "capire chi comanda!!!", magari anche cercando di "aprire" lo stampo o al limite sbattendolo forte per terra (probabilmente in questo modo farete pure fuori lo stampo...). Certo, se la cioccolata ha aderito non sarà lucida in alcuni punti, ma si può sempre rimediare con qualche "fiorellino" di glassa di zucchero.
Per chi non avesse ben chiara la pratica del temperaggio, consiglio di ritornare a dare un'occhiata nella sezione "Cioccolato" alla voce Temperare.
Se poi avete anche la possibilità di mettere le mani sulla cioccolata giusta, le cose saranno ancora più facili.
Ma quale è la cioccolata giusta? Quella con un tenore in burro di cacao pari al 35%. Se mai vi capitasse l'opportunità di acquistarla da un pasticciere è questa quella che dovete chiedere.
E per le quantità considerate che un uovo fatto in casa è meglio se ha un supporto un po' più "spesso" per cui abbondate rispetto al rapporto peso/dimensione di quelle in commercio.
LO STAMPO | |||||
Di qualsiasi materiale sia lo stampo, deve essere perfettamente pulito. | |||||
COLARE IL CIOCCOLATO NELLO STAMPO | |||||
Una volta che il cioccolato è ben temperato si versa nel mezzo uovo con un ramaiolo fino a raggiungere un terzo abbondante dello stampo.
Si rovescia poi lo stampo sopra il contenitore dove c'è l'altro cioccolato per eliminare il cioccolato in eccesso. Lasciare leggermente rapprendere con lo stampo appoggiato su un foglio di carta forno con la parte arrotondata rivolta verso l'alto. |
Staccate dopo circa 10 minuti con cura l'uovo dalla carta forno. L'interno dello stampo deve essere coperto da una cioccolata dall'aspetto opaco. Se si fosse formata (cosa che avviene quasi sempre) una base più larga di cioccolata nella parte che aderiva alla carta forno, eliminatela con attenzione con un COLTELLINO BEN AFFILATO (e vai!!! era una vita che non ne riparlavo più!!!). Le parti eliminate possono a loro volta essere rimesse nel cioccolato fuso o mangiate da chi fa le uova (maremma zucchina, visto che si lavora, almeno un po' di soddisfazione di stomaco, no???).
Il cioccolato fuso dovrebbe essere rimasto ad una temperatura sopra i 27°C. Per evitare che si freddi conservate la cioccolata sempre in un bagnomaria caldo (ricordatevi che il cioccolato non deve superare i 33°C).
Si prende quindi la cioccolata fusa e si riversa nello stampo ripetendo tutta la sequenza fino a quando anche questo cioccolato si sarà assodato.
Si mette poi in frigo (non sul ripiano più freddo, ma su quello dove la temperatura è più blanda, intorno ai 10 gradi), sempre con la parte arrotondata rivolta verso l'alto.
L'uovo (se l'operazione di temperaggio è stata ben svolta) dopo una mezz'oretta si dovrebbe staccare da solo dallo stampo, e questo si vede (OVVIAMENTE SE LO STAMPO E' TRASPARENTE!!!!!) dal fatto che la cioccolata non è più lucidissima, si è staccata dallo stampo che fa un po' effetto "lente". | |
Rifinite l'uovo (in caso di piccole sbavature) con il solito coltellino affilato.
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ASSEMBLARE L'UOVO | |
A questo punto ci ritroveremo con due mezze uova. | |
Per tenere fermo il mezzo uovo che sta "di sotto" consiglio di arrotolare (formando una specie di corda) 3/4 fogli di carta da cucina. Con questa corda formate una specie di ciambellina su cui appoggerete la parte arrotondata dell'uovo, in modo che non si muova e resti stabile. | |
Solitamente i pasticcieri passano i lati dell'uovo su una piastra tiepida, in modo che il cioccolato si fonda e le due parti aderiscano. In casa si possono passare i due lati dell'uovo con un coltello, purché non molto caldo, oppure con un cornetto ripieno di cioccolato fuso si ripassano i bordi e si sigilla. |
Credo che per quest'anno già il solo fatto di fare l'uovo sia una cosa complessa, perché, AL CONTRARIO DI QUANTO PENSA QUALCUNO... noi non siamo galline!
Preferirei quindi lasciare le decorazioni più complesse, quelle fatte di zucchero a cornetto al prossimo anno (e sennò che vi insegno il prossimo anno?).
Per quest'anno vi parlerò delle decorazioni carine e veloci:
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