Leggere le etichette: l’indicazione della quantità netta e di quella nominale
In etichetta è obbligatori indicare la quantità netta di prodotto (ovvero la quantità del prodotto in sé escludendo il peso della confezione e di tutto quello che fa parte della tara). La quantità è espressa in chili, etti, grammi per i prodotti solidi, in litri e sottomultipli per i prodotti liquidi.
La quantità può non essere indicata nel caso di quantità inferiori ai 5 grammi o millilitri (30 grammi in caso di prodotti dolciari), a meno che si tratti di spezie o erbe aromatiche, nel qual caso la quantità netta deve essere sempre indicata.
Nel caso di prodotti venduti immersi in liquido di governo, all’indicazione della quantità netta deve essere aggiunto anche il peso del prodotto sgocciolato.
Per liquido di governo si intende:
- acqua, soluzioni acquose di sale, salamoia (es. fagioli cotti al naturale, mozzarelle)
- soluzioni acquose di acidi alimentari, aceto (es. cetriolini sott’aceto)
- soluzioni acquose di zuccheri, soluzioni acquose di altre sostanze o materie edulcoranti (es. pesche sciroppate)
- succhi di frutta e di ortaggi nel caso delle conserve di frutta e di ortaggi (es. pomodori pelati).
Si nota subito come l’olio non rientri tra questi, in quanto considerato ingrediente a tutti gli effetti.
In alcuni casi si trova in etichetta l’indicazione di “peso nominale“. Si ha quando si tratta di confezioni di ingredienti non frazionabili (una busta di mele, ad esempio) e quindi non è possibile garantire il raggiungimento del peso al grammo. Il peso non può comunque discostarsi di più del 3%.
Infine ci sono dei prodotti che naturalmente perdono acqua e pertanto durante il periodo che intercorre dal confezionamento all’acquisto possono perdere parte del loro peso: in questo caso viene dichiarato il peso all’atto del confezionamento con indicato “Prodotto soggetto a calo di peso naturale”.
Alcuni alimenti surgelati particolarmente delicati (crostacei soprattutto) sono avvolti da uno strato di ghiaccio protettivo (detto glassatura). Il peso in etichetta deve essere considerato, ovviamente, al netto di tale glassatura, che è da considerarsi come tara.
Spesso accanto alla quantità nominale del prodotto si trova una “e” (in grassetto e molto grande). È un simbolo metrologico che indica che il produttore ha rispettato le normative europee riguardo al confezionamento del prodotto.
E’ grazie all’indicazione del peso che possiamo comparare i costi di confezioni apparentemente contenenti la stessa quantità di prodotto e verificarne così il costo effettivo.