Le Regioni dei Coquin@ri: racconti e memorie di sapori..
L'origine della Pastiera
di: Rosaria Rubino
Si narra che la sirena Partenope, incantata dalla bellezza del golfo disteso tra Posillipo e il Vesuvio, avesse fissato lì la sua dimora. Ogni primavera la bella sirena emergeva dalle acque per salutare la gente felice che popolava il golfo, allietandola con canti d'amore e di gioia. Una volta la sua voce[...]
NATALE. Racconti. Il mio San Gregorio Armeno
di: ellemir
Ebbene, il tempo passa e come cambia lo screen di coquinaria con la neve che scende, così anche la mia città si sta preparando al Natale....certo che l'aria fredda che porta con se la neve e tutte quelle belle cose li qui ce le sognamo, infatti oggi è stata una[...]
NATALE. Racconti. Natale di ringhiera al profumo di mandarino
di: Giuliana
Se torno per un attimo indietro, rivedo una piccola stanza, una grande finestra con la griglia e un ampio davanzale interno dove stavo comodamente seduta a guardare fuori. Mi piaceva stare in contemplazione, lo sguardo spaziava dal cielo alle case sulle ringhiere, al cortile interno. Quel piccolo cortile era come un[...]
Un'emozione data dalla passione. Valle d'Aosta. Maurizio, Sevi e La Clusaz.
di: Rossanina
Un'emozione data dalla passione. Valle d'Aosta. Maurizio, Sevi e La Clusaz. E fu così che, su consiglio di Luciana, una domenica a pranzo andammo alla locanda di La Clusaz. “Se oggi avete voglia di mangiare bene anche a pranzo provate la locanda La Clusaz, a Gignod. E’ un posticino carino, si mangia bene, i[...]
Un'emozione data dalla passione. Valle d'Aosta. Luciana e Hervé e la Vrille
di: Rossanina
Un'emozione data dalla passione. Valle d'Aosta. Luciana, Hervé e la Vrille Ho conosciuto Luciana parecchi anni fa. Ad un campionato di cucina avvenuto durante il salone degli agriturismi, ad Agrietour, ad Arezzo. Lei concorrente e io giurata. Lei ha cucinato con soddisfazione e io con più soddisfazione ancora ho mangiato!!! Un piatto povero,[...]
Un'emozione data dalla passione. Valle d'Aosta. Jambon cuit di st Oyen
di: Rossanina
I salumi della Valle d'Aosta. Jambon Cuit de st. Oyen Era il 2010. Ancora avevo fegato 1.0. Con l’autorizzazione del centro trapianti di Pisa trascorremmo una breve vacanza in Valle d’Aosta. La Valle d’Aosta aveva sempre avuto un fascino speciale su di me. Fin da tempi immemorabili. Già in viaggio di nozze[...]
Un'emozione data dalla passione. Valle d'Aosta. De Bosses
di: Rossanina
I salumi della Valle d'Aosta. Jambon De Bosses Tante volte mi sono chiesta se la passione potesse passare nel prodotto che si realizza, o meglio, se chi vede/sente/assaggia un prodotto realizzato con passione possa percepirla.Sono convinta di sì. La passione, l’amore, il desiderio di dare il meglio di sé conduce ad ottenere[...]
Capretto di Pasqua e... cero pasquale
di: Bruna Cipriani
Nella cereria del nonno il lavoro era frenetico durante le settimane precedenti la festività della Pasqua. A lui si rivolgevano tutte le parrocchie di Sondrio e del circondario. Bisognava ordinare gli ulivi sul lago di Como, ordinare a Lecco la cera, la stearina e la paraffina per fare le candele e il[...]
'o suffritt o zuppa forte di rosaria rubino
di: Rosaria Rubino
E' un tipico piatto napoletano, di solito si compra già fatto dai macellai e a casa basta aggiungere solo un po d'acqua in quantità a secondo se si vuole a zuppa o come sugo per condire gli spaghetti e riscaldarlo. I suoi ingredienti sono la coratella di maiale (polmone, trachea, cuore,[...]
Un classico lombardo: l'Ossobuco in Gremolada
di: Giuliana
Uno dei piatti più conosciuti della tradizione lombarda, che lo vorrebbe servito insieme al risotto giallo. Di solito lo faccio appunto col risotto, ma domenica che eravamo soli soletti, senza il figliolame che di solito mi riempie la casa alla festa, ho pensato di accompagnarlo con un cremoso purè.... L'ho fatto con[...]
La piota
di: Bruna Cipriani
Mi sa che devo tradurre: Piota nel nostro dialetto vuol dire lastra di pietra. Il mio tetto è fatto di piote, le strade si lastricavano con le piote...insomma siam sempre lì, all'età della pietra e nella fattispecie della pietra ollare. Probabilmente cucinare sulla lastra di pietra è stato il secondo passaggio della[...]
Ossibuchi del nonno Guelmìn
di: Bruna Cipriani
Oggi neve a quintalate, vien voglia di preparare uno di quei piatti invernali che riscaldano anche il cuore. Uno di quelli che preparava mio nonno Guelmìn cuocendolo sulla “cucina economica” a legna. Ci si metteva attorno al tavolo di marmo, io in ginocchio su una sedia altrimenti non vedevo niente, e lui[...]
'o sartù, storia in versi
di: Rosaria Rubino
La storia del sartù in versi 'O tiempo vola, corre troppo ampressa. 'O munno cagna, 'a storia è semp'a stessa. Napule s'a pigliava il re di Spagna? 'Giuvinà , stamm'a posto, mà se magna!... Quann invece arrivava 'o re di Francia, 'Stavota sì, ca ce regnimm'a pancia!... Se, se. Cà so'venute tutte quante, ma 'a panza nosta sta[...]
Memorie con uso di cucina - La brovada
di: Giuliana
Una amica di mia madre, tornando dal Friuli, mi ha portato un sacchetto di brovada, di quella fatta dalla sua famiglia, leggermente diversa da quella che vendono i negozi, che è sempre un poco più acida. Questa è un po' più delicata, dipende forse da quanto tempo le rape sono state[...]
La festa di Santa Rosalia di Valeria
di: Valeria
Rosalia, figlia del duca Sinibaldo di Quisquina delle Rose, nipote per parte di madre di re Ruggero d’Altavilla, crebbe nel XII secolo alla corte dello zio, a Palermo. Era molto bella e suscitava interessi terreni, fra i tanti quello del principe Baldovino, all'epoca ospite di riguardo alla corte di Ruggero.[...]
La mia Sardegna.
di: fabri
Conosco la Sardegna e parecchi anni fa la frequentavo assiduamente sia per lavoro che per turismo. Avevo un caro amico a Cagliari, amante e conoscitore della sua favolosa terra di cui mi spiegò tante cose. Tradizioni, storia, cultura, sovente davanti ad un piatto di malloreddus, grivas allo spiedo (tordi???) ecc. Mi spiegava[...]
I balconi di Napoli
di: ellemir
Questo delizioso balconcino che vedete nelle due foto successive si trova nella Pignasecca, popolare quartiere spagnolo ai piedi della collina del Vomero a ridosso della famosa via Toledo e quindi in pieno centro cittadino…. la civiltà e lo charme della mia città ma che vive anche di tradizione in pacifica[...]
Tortelli con la coda
di: barbara
I turtei cu la cua (tortelli con la coda) sono il tipico piatto piacentino di magro, da consumare il venerdì e la vigilia delle festività. La denominazione di "tortello" deriva dal romano "tortulus": con questo nome si indicavano le lasagne romane che venivano farcite di ripieni passati al mortaio per facilitarne[...]
Stinco affumicato alla birra con i crauti e... GABINAT!
di: Bruna Cipriani
Infreddoliti e bagnati come pulcini - avevamo fatto a palle di neve nel cortile fino ad allora - ci guardiamo con l’aria complice: - andiamo? dico agli altri due, - ma è già ora? Dario vorrebbe fermarsi ancora, è troppo divertente tirar palle di neve a me e a sua sorella che gridiamo[...]
La trippa della vipera
di: Bruna Cipriani
La via Büfa (via Boffalora per la toponomastica) era un mondo particolare nella Sondrio degli anni ’50. Lì vivevano o stazionavano delle macchiette, dei personaggi alla Piero Chiara, quelli descritti nei suoi racconti ambientati sul lago di Luino. Di fronte al cancello di casa nostra c’era la “Locanda Primavera”, con alloggio[...]