ERBE AROMATICHE. Salvia: storia e curiosità
Storia e curiosità
La salvia era considerata erba sacra dai Romani e la raccoglievano con grandi cerimonie.
Gli antichi Greci ed i Romani, la usavano altresì come conservante naturale per gli alimenti: a tale scopo ricoprivano il cibo con le sue foglie per assicurarsi una certa conservabilità e protezione dai batteri.
Gli arabi del X sec. erano convinti che la salvia potesse prolungare la vita, mentre la scuola medica salernitana coniò addirittura il detto. “Di che cosa potrebbe morire l’uomo che fa crescere la salvia nel suo orto?”.
In Francia, intorno al Seicento, si produceva un aceto detto “ dei 4 Ladroni.”, che si riteneva proteggesse da malattie infettive, come la peste, all’epoca molto diffusa. La leggenda narra infatti che questo aceto fosse il rimedio usato da quattro ladroni appunto, che per evitare il contagio nelle case degli appestati morti o moribondi, si bagnavano polsi e tempie con un macerato a base di Salvia, Lavanda, Rosmarino e Timo, e durante i loro saccheggi evitavano così il contagio.
Oltre alle erbe originali, nel Medioevo c’è l’aggiunta dell’aglio.
In un litro di aceto (bianco o rosso) mettere a macerare per sette giorni 1 cucchiaio di salvia fresca tritata, 1 cucchiaio di rosmarino fresco tritato, 1 cucchiaio di timo fresco, 1 cucchiaio di fiori e foglie di lavanda tritati ed 1 spicchio d’aglio schiacciato.
Trascorsi i sette giorni, filtrare e conservare (si conserva a lungo).
Come i famosi ladroni, con delle gocce strofinate alle tempie ed ai polsi, si prevengono le malattie virali ed i contagi.
In caso di malattia, assumere un cucchiaio di questo aceto per tre volte al giorno diluito in acqua, oppure in due litri di acqua diluire mezzo bicchiere di questo aceto antisettico ed effettuare dei pediluvi.